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  • 4 mar 2021
  • Tempo di lettura: 2 min

Aggiornamento: 6 mag 2021


Un'idea ecologica che fa bene all'ambiente
Tempo e denaro risparmiati
Dai un nuovo stile al tuo rivestimento


Rivestire vecchi (o anche nuovi) pavimenti e pareti in piastrelle con la resina si può! Rpm Italia svolge regolarmente questo servizio da diversi decenni e con notevole successo.

Come prima cosa bisogna assicurarsi che la pavimentazione o il rivestimento sia correttamente ancorata al supporto, in caso positivo si procede con la posa del prodotto in resina desiderato.

Ci sono molte soluzioni diverse fra loro, sia dal punto di vista tecnico (prodotti per esterni o per interni) sia dal punto di vista delle finiture. Tante diverse texture e combinazioni di colori per un rivestimento continuo senza fughe altamente igienico perchè facilmente lavabile.

Una soluzione eco-friendly

Oggi siamo sempre più attenti alle ripercussioni che le nostre azioni hanno sull'ambiente. Una soluzione RPM Italia permette di risparmiare materiale di scarto inquinante e tempo: non dovrai rimuovere il tuo vecchio pavimento e smaltirlo, basterà realizzarne uno sopra!

Un'idea che è sostenibile non solo per l'ambiente ma anche per te! Oltre ad essere eco-friendly, questa soluzione è sicuramente più economica se si conta appunto che i materiali di risulta non devono essere smaltiti!

Esperienza artigianale e risparmio

Un'area che prima poteva avere un sapore di vecchio e già visto, se trattata con le resine di Rpm Italia vi permetterà di conferire alla stessa un aspetto rinnovato, più resistente, fresco e molto igienico. Non sarete più costretti a passare con stracci e vapore il vostro pavimento e le fughe annerite dai batteri!


Un lavoro sapientemente fatto dai nostri posatori artigiani assieme a resine prodotte con la migliore ricerca e sviluppo vi doneranno risultati certi e durevoli!

Scegliete l'esperienza di Rpm Italia. Scegliete un prodotto artigianale creato apposta sulle esigenze specifiche di ciascuno.


Richiedi maggiori informazioni, i nostri tecnici saranno felici di rispondere a tutte le diverse richieste.



  • 17 giu 2019
  • Tempo di lettura: 1 min

Molto spesso quando ci viene chiesta una consulenza, la preoccupazione principale riguarda la resistenza della resina.

Questo materiale viene utilizzato in ambienti residenziali, retail, uffici e industria.

Nel campo industriale, può essere applicata sia nelle zone adibite a magazzino, negli uffici e in corrispondenza delle aree di produzione.

Il grado di resistenza dipende dalla scelta dei materiali e dalla posa. La resina viene stratificata, fino a raggiungere lo spessore deciso in fase di progettazione dell'intervento. E' infatti fondamentale valutare attentamente sia il tipo di sottofondo presente sia gli stress a cui il nuovo pavimento in resina verrà sottoposto.

Le informazioni preliminari e il sopralluogo ci permettono di determinare quale tipo di pretrattamento eseguire (una fresatura piuttosto che una levigatura), che tipo di resina applicare (metacrilata, espossidica, poliuretanica) e il ciclo di posa più adatto.

Generalmente le resine utilizzate nel reparti produttivi, hanno alta resistenza chimica, meccanica, agli acidi (in fase preliminare si valutano anche i tipi di liquidi con cui il pavimento può entrare in contatto), alcali, alte e basse temperature (ad esempio in aree con forni o celle frigo).

Le problematiche che possono sorgere in seguito ad una posa non corretta possono essere bolle, crepe, resina in distacco..

Per questo è importante affidarsi a posatori esperti e sicuramente non al fai da te.

Quindi, sì, la resina è un materiale estremamente performante, adattabile a quasi tutte le superfici ed estremamente resistente. L'importante è affidarsi ad un professionista per ottenere superfici durevoli.

 


La resina è un materiale idrorepellente, va quindi a fare da barriera impenetrabile tra l'umidità/l'acqua presente nell'ambiente e il substrato, che può essere di diverso tipo (piastrelle, calcestruzzo ecc).

I problemi possono sorgere quando l'umidità non è un fattore esterno, come quello dato da lavaggi frequenti del pavimento o da fenomeni atmosferici, bensì nel momento in cui la resina viene posata su un substrato con presenza di umidità di risalita, che proviene quindi dal fondo stesso.

Questo può succedere quando il substrato, ad esempio, in calcestruzzo è sprovvisto di barriera al vapore, ovvero un foglio in polietilene posto tra la massicciata e il getto e che scongiura il problema della possibile umidità di risalita.

Nel caso di un calcestruzzo di nuova posa, è importante anche che sia maturo e ben asciutto prima del rivestimento in resina in quanto se al di sotto di questo è presente dell'umidità che risale, si andranno a formare bolle con successivo deterioramento, frattura e distacco del rivestimento.

Nel caso in cui il pavimento esistente sia sprovvisto di barriera a vapore, c'è comunque una soluzione.

Una volta abraso lo strato superficiale, viene fatta una "rasatura in resina", ovvero ne viene applicato uno strato sottile prima del ciclo di posa scelto, questo strato fungerà da barriera al vapore.

E' importante che venga eseguito un attento controllo del pavimento esistente ed adottare questa soluzione affinché la posa della resina sia possibile in tutta sicurezza.

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