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  • 21 giu 2021
  • Tempo di lettura: 2 min

Aggiornamento: 19 lug 2021



Le resine che conosciamo oggi sono diventate materiali indispensabili in ambito industriale e nelle attività commerciali.

Le grandi caratteristiche di questo materiale lo rendono insuperabile in tutte quella realtà in cui le superfici vengono sottoposte a molte sollecitazioni:

  • Alte temperature dovute alla vicinanza di medi e grandi macchinari. Si pensi ad esempio ad un pavimento nelle vicinanze di un forno industriale: le alte temperature inevitabilmente danneggiano la pavimentazione.

  • Contatto con sostanze chimiche e sversamenti biologici: spesso questo causa la perdita della colorazione e obbliga a continue sanificazioni che impiegano tempo e costi.

  • Passaggio continuo di carrelli elevatori, muletti e camion: la pesantezza ed il continuo passaggio provocano crepe ed avvallamenti aumentando così i disagi alle attività aziendali.


Quali sono gli effetti delle alte temperature sulle diverse tipologie di pavimentazioni?


Nel momento in cui si realizza un pavimento in calcestruzzo le modalità di maturazione adottate durante la posa influenzano molto il risultato finale.

L'evaporazione dell'acqua libera presente nel calcestruzzo difatti provoca un effetto restringente, per intenderci si tratta di quell'effetto ''sbriciolato'' che crea molti disagi e rischi per veicoli e persone.

Nella fase delicata di posa forti variazioni termiche sono da evitare.

Pavimenti in calcestruzzo sono inoltre soggetti al fenomeno dell'imbarcamento, in cui nel perimetro ed all'incrocio con i giunti di contrazione si verifica un'usura che può arrivare a creare solchi fino a 18 mm!

A quel punto si rendono urgenti interventi di manutenzione per assicurare la sicurezza di operatori, carrelli elevatori, transpallet ed altri veicoli aziendali.




Nel caso di pavimenti con piastrelle un veicolo pesante oppure un oggetto che cade accidentalmente su un pavimento in piastrelle è molto probabile che determini la rottura della piastrella e dunque si renda necessaria la sostituzione.

In parole semplici: la manutenzione ed i relativi costi e disagi sono più alti rispetto ad una pavimentazione in resina.

Un ulteriore esempio è la pulizia: giunti e/o fughe rendono più difficile sia la pulizia manuale che meccanizzata.

Si pensi ad un'azienda che deve conformarsi a delle normative sanitarie ed igieniche con standard molto elevati, un pavimento e/o rivestimento impedisce all'origine l'accumulo di batteri, polvere, olii ed altri materiali per cui manutenzione, costi e personale dedicato saranno minori.



Impermeabilizzazione contro bombe d'acqua


Realizzare un pavimento e/o rivestimento in resina permette inoltre di impermeabilizzare l'edificio oppure parte di esso ed assicurarlo dunque contro infiltrazioni, muffe ed i sempre più frequenti disastri naturali dovuti al cambiamento climatico.


L'utilizzo della resina è difatti frequente in:

  • Parcheggi e/o garage

  • Terrazzi, balconi

  • Corridoi esterni

  • Tetti

  • Stabilimenti produttivi con macchinari e lavorazioni che utilizzano acqua, lavorazioni umide



Vedere per credere:

Chiamaci al numero 0444-503125

per visitare il nostro showroom!












  • 21 mag 2021
  • Tempo di lettura: 2 min

Aggiornamento: 19 lug 2021

La resina si utilizzava anticamente soprattutto per impermeabilizzare le imbarcazioni e garantire una lunga durata alle flotte navali.

La tecnica del ‘’calafataggio’’ veniva ampiamente utilizzata nel ricco e produttivo Nordest.

Il maestro calafato, un operaio specializzato appartenente alle maestranze impiegate nelle costruzioni e nelle manutenzione navali, ben presto diventò necessario nei lunghi viaggi delle navi mercantili veneziane.


Le resine che conosciamo oggi hanno origini più recenti: la prima fu creata agli inizi del Novecento nel laboratorio newyorkese di Leo Hendrik Baekeland, uno scienziato con più di qualche brevetto depositato negli Stati Uniti. Alla ricerca di un sostituto per la gommalacca, diede così vita alla prima resina ad uso industriale.

La produzione industriale si adattò subito per utilizzare questo materiale con caratteristiche nettamente superiori, sia in termini di stabilità chimica che resistenza meccanica.


Gli sviluppi più recenti


L’ultimo passo verso le resine che conosciamo oggi è l’invenzione nel 1953 del propilene, da parte dell’Italiano Natta ed il tedesco Ziegler. Si tratta di un componente termoplastico utilizzato tutt’oggi in tantissimi settori. Riscaldando questa resina si formano delle piccole fibre pensate per prevenire l’usura dovuta all’uso quotidiano.

Un esempio di realizzazione si può trovare nei piatti e bicchieri di plastica: quelli contenenti la resina resistono anche alle alte temperature ed al lavaggio della lavastoviglie senza deformarsi.



Questo è il punto:


La strada che ha compiuto questo composto chimico è stata lunga ma piena di versatilità e personalizzazione.

Oggi pavimenti e rivestimenti in resina sono soluzioni indispensabili per le aziende.

Le grandi caratteristiche di questo prodotto facilitano la manutenzione e la durata di impianti ed attrezzature industriali ma non solo!

Un pavimento ed un rivestimento a parete in resina ti faranno fare un figurone con quel cliente importante grazie all’aspetto moderno e pulito che dona a spazi ricettivi comuni e di rappresentanza.

In molti anni di attività, RPM Italia ha realizzato progetti per sale riunioni, uffici, hall, sale degustazione e molto altro.

In caso te lo stessi chiedendo, realizziamo anche pavimenti e rivestimenti con loghi e colori aziendali.



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La scelta di un pavimento e/o un rivestimento industriale deve tenere conto di alti standard qualitativi e funzionali che generalmente possono essere ricondotti a tre esigenze principali:


  • Resistenza a diversi tipi di stimoli e stress

  • Alti livelli di igiene

  • Un'estetica gradevole ma funzionale



Un pavimento industriale danneggiato impedisce la normale operatività e l’efficienza produttiva, ma soprattutto è pericoloso per l’incolumità delle persone e per il corretto uso dei macchinari che potrebbero dunque usurarsi più in fretta.


Le cause di una pavimentazione rovinata possono essere diverse:

  • Frequente esposizione al gelo o alle temperature inferiori allo zero che alterano il volume dei materiali a causa della penetrazione di acqua all’interno della pavimentazione.

  • Errata progettazione.

  • Usura dovuta al traffico ed il passaggio continuo di autotrasporti (camion), carrelli, muletti e persone.

  • Esposizione ad alte temperature emesse da macchinari e/o lavorazioni che nel tempo diminuiscono la resistenza delle pavimentazioni. Un pavimento in cemento che si sbriciola è un chiaro esempio di ciò.

  • Cedimenti del piano di appoggio (avvallamenti e crepe).

  • Accidentale sversamento di agenti chimici aggressivi.


Un pavimento industriale rovinato è una criticità che si può risolvere con una soluzione veloce e performante, un investimento che porta ad un risparmio notevole sia nel breve che lungo periodo: un rivestimento o pavimento multifunzionale.


RPM Italia è specializzata nelle pavimentazioni per aziende e attività commerciali. Contattaci al nr. 0444-503125 o all'indirizzo marketing@rpm-italia.it per una consulenza gratuita, valuteremo la soluzione più adatta alle tue esigenze.


 







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